A emergenza conclusa facciamo il punto su ciò che è accaduto e su ciò che accadrà nei prossimi giorni
A cura di Marco Ellena, 05 Oct 2021 alle ore 6:30
La grande perturbazione è ormai alle spalle, vediamo cosa è accaduto. La fase complicata è iniziata già Domenica notte e primo mattino specialmente per il genovesato dove, durante la notte, in mare aperto una cella temporalesca autorigenerante ha poi investito l'area genovese apportando, tra la notte e il primo mattino, quantitativi davvero notevoli (parliamo di cumulate spesso oltre i 100 mm con picchi di 180/190 mm in poche ore in alcune aree). Il tutto accaduto ben prima del passaggio del fronte vero e proprio ma in piena attività prefrontale con ingenti quantità d'aria caldo-umida risucchiata verso nord proprio dalla perturbazione. Un refolo freddo proprio in concomitanza con l'area genovese ha attivato e alimentato per alcune ore questo nucleo temporalesco che, fortunatamente, al di la di molti allagamenti e qualche frana non ha comportato grossi disagi o pericoli per l'incolumità dei cittadini. Nel frattempo il fronte si avvicinava e i flussi umidi si facevano sempre più insistenti e importanti. Alcuni modelli previsionali (per onestà non il nostro) aveva evidenziato la possibilità di formazione di un potentissimo nucleo autorigenerante alle spalle di Genova Voltri...in realtà questo nucleo si è effettivamente materializzato ma invece che alle spalle di Genova, alle spalle di Savona. Con i flussi umidi così insistenti e carichi la deflagrazione è stata consistente: in pochissime ore si sono raggiunti i 600 mm (seicento millimetri!!!) di pioggia in diverse aree dell'entroterra savonese che, poi a fine fenomeno sono arrivati a quasi 1000 mm!!! (valori davvero importantissimi). Molti paesi e cittadine dell'entroterra sono finite sott'acqua con fiumi e rivi esondati molto rapidamente. Il sistema viario (già deficitario di suo) è andato immediatamente in tilt con ben 2 autostrade su 3 verso il nord italia chiuse (A6 Savona-Torino e A26 Genova Voltri-Gravellona Toce) con tutto il carico di auto e tir che si è riversata su un unica autostrada (A7 Milano Genova) con immediate code chilometriche. In serata il tanto atteso passaggio del fronte vero e proprio (con associata aria più fredda) che in molti (noi compresi) temevano dopo la giornata inaspettatamente già complicata. Si temevano temporali con venti di burrasca a causa proprio del contrasto termico che si sarebbe venuto a creare e in effetti, dopo una seconda metà di pomeriggio abbastanza tranquillo, attorno alle 21 si sono attivati nuovi temporali ma qui la sorpresa: la ventilazione più sostenuta del previsto spinge letteralmente la perturbazione da Ponente a Levante alla velocità della luce e i temuti violenti temporali che si dovevano soffermare per diverso tempo sul territorio, si sono in realtà risolti con violenti rovesci e temporali che in media sono durati solo pochi minuti per essere poi sostituiti da una fase asciutta post-fronte. In nottata, però, si sono avuti ancora recrudescenze temporalesche come nuovamente sul genovesato dove una linea di convergenza ha generato fenomeni precipitativi molto violenti. In generale, dunque, se si escludono i due temporali autorigeneranti (quello di Domenica su Genova e quello di Lunedì su entroterra di Savona) le cose, per il resto della Regione, sono andate anche meglio del previsto...ma abbiamo corso un grande rischio davvero. Sapete come il sottoscritto spesso è stato critico sulla gestione delle allerte meteo (anche se vi raccomando sempre di seguire le indicazioni degli enti preposti...perchè penso sempre ne sappiano più di noi) ma in questo caso, visto le prospettive, l'allerta rossa era lunica cosa giusta da fare. Ma ora a cosa andremo incontro? Beh questo intenso passaggio perturbato ha sconquassato (e non poco) l'atmosfera lasciando letteralmente un buco che consentirà all'instabilità atmosferica di farci compagnia ancora per qualche giorno (almeno fino a Mercoledì incluso). Poi da Giovedì avremo una rimonta anticiclonica che riporterà sulle nostre teste dei bei cieli sereni e blu e con termiche che saranno (questo anche già dai prossimi giorni) in calo. Concludiamo con una piccola riflessione: spesso si pensa alle previsioni meteo come una scenza perfetta ma nulla è più lontano da questa affermazione: la meteorologia è una scienza imperfetta e per noi liguri ancor di più vista la complessità orografica del nostro territorio e un mare davvero imprevedibile. Dunque non lamentatevi se a volte le previsioni non sono perfette o addirittura sbagliate; queste si basano su modelli matematici che approssimano, semplificano la complicata realtà meteo di ogni singola parte della nostra Regione...forse, per noi meteo appassionati è proprio questo che rende affascinante questa scienza! A presto!
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